Quartiere Castellina

Colori: Azzurro listato di rosso
Araldica:In campo azzurro un muro turrito con porta ed una torre circolare
Motto: Magnos homines virtute metimor non fortuna
Santi patroni: Santa Veneranda e San Rocco

La Storia

Il Quartiere Castellina sorge adagiato sul versante orientale del Colle Mira, è posto di fronte al monte San Giorgio.
Dell’antico borgo Castellina si ha già notizia in documenti del 1256, che ci fanno conoscere che il quartiere e la città tutta era ben munita di possenti mura difensive.
Venne così chiamato dalla presenza sulla sommità del colle del castello “Castrum Reginae” voluto da Guglielmo il Malo, durante la costruzione della nuova città.
Il castello nel 1392 veniva trasferito, perché non ritenuto più adatto alla difesa della città, sull’estremità occidentale del colle Mira, dove ancora oggi è possibile ammirarlo; al posto del castello veniva costruito il convento e la chiesa dei frati francescani.
Lo stemma araldico di cui si fregia il Quartiere Castellina, è rappresentato dall’emblema raffigurante in campo azzurro un muro turrito con porta ed una torre circolare.
Il motto del Quartiere Castellina è il seguente: “Magnos homines virtute metimor non fortuna“.
Il quartiere Castellina, racchiude nel suo territorio la chiesa di San Rocco, detta anche di Fundrò, la Chiesa di Santa Veneranda, la Chiesa di San Giuseppe, la Commenda dei Cavalieri di Malta, inoltre fuori le mura il Gran Priorato di Sant’Andrea e la Chiesa di S. Maria di Gesù annessa all’antico Cimitero monumentale.
Inoltre l’aspetto monumentale del quartiere si diversifica per la presenza nel territorio dei seguenti monumenti: l’attuale palazzo Municipale, già Abbazia dei frati Benedettini, palazzo Trigona di Canicarao, la monumentale porta Castellina con la caratteristica torre circolare, il palazzo baronale Camerata; il Teatro Garibaldi, l’ex convento degli Agostiniani, la casa natale del Generale Antonio Cascino, eroe d’Italia 1915/’18, ed altri palazzi e caseggiati di non meno valore artistico.
Il Quartiere a valle del colle Mira è caratterizzato dai resti dalla cinta muraria con l’omonima porta Castellina, la torre a pianta circolare, classico esempio costruttivo normanno e parte dei resti della cinta muraria del secolo XII.
Non si hanno notizie ben precise sulla costruzione della cinta muraria di porta Castellina, anche se si può affermare, che essa doveva essere già stata costruita prima del 1256, se i piazzesi potevano respingere l’assedio nel 1299 dell’esercito Angioino, del duca Roberto d’Angiò erede al trono di Napoli, che aveva posto il campo sul piano di San Giorgio e nel piano dell’Altacura.
La città tenuta sotto assedio e attaccata su più fronti, iniziò la controffensiva mettendo in scacco gli assedianti, nel piano detto di Sant’Elmo (l’attuale piazza Santa Veneranda, posta di fronte l’omonima chiesa) infatti uscendo di sorpresa, affrontarono l’esercito francese con molto coraggio, infliggendogli la prima sonora sconfitta.
Infine le milizie piazzesi sostenute dai Cavalieri Templari di guarnigione in città, attaccarono infliggendo nel piano del Padre Santo (oggi Teatini – piazza Martiri d’Ungheria) una dura e sanguinosa sconfitta, che costringe Roberto d’Angiò ad una disonorevole ritirata con un’audace sortita.
La chiesa di Sant’Andrea risale al periodo normanno 1137/1148, è una delle opere più interessanti dell’arte medievale siciliana, fu donata in perpetuo, per volontà del conte Simone Aleramico, nipote del conte Ruggero, con diploma del 30 novembre 1148, alla chiesa patriarcale del Santo Sepolcro di Gerusalemme, che aveva stabilito in Sicilia l’ordine dei confrati del Santo Sepolcro, riconosciuto con bolla da papa Celestino nel 1144.
La Commenda dei Cavalieri di Malta, veniva fondata intorno al 1147 quale Casa dei Cavalieri Crociati Ospedalieri intitolata a San Giovanni Battista di Gerusalemme, di Rodi e poi di Malta.
Le funzioni di detta Casa erano di ospizio e cura per i pellegrini e tutti gli infermi che accorrevano in Gerusalemme, nonché luogo di radunata o riposo per i Cavalieri Crociati; oggi è detta comunemente Commenda dei Cavalieri di Malta.
Il territorio del Quartiere Castellina è, per secolare tradizione quello delineato con la crescita demografica della città dei secoli XII e XIII, delimita i propri confini da piazza Garibaldi (Chiesa di San Rocco - Fundrò), lungo via Cavour per ridiscendere a valle sotto l’ex ospedale nella via Bonifacio, proseguendo a valle lungo l’antica cinta muraria; da via Marconi, a via Garibaldi, a via dott. S. La Malfa, proseguendo lungo le pendici del colle Mira che conduce alla cinta muraria di porta Castellina.
Il Quartiere si estende inoltre, per antica consuetudine anche fuori le Mura di Porta Castellina, comprendendo nel proprio territorio borgo San Giorgio, borgo Sant’Andrea, le contrade Ramaldo e Aldovino.
La festa dei santi patroni: Santa Veneranda viene festeggiata il 14 novembre; San Rocco viene festeggiato il 16 agosto.

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